Dosaggio di anticoagulante orale non-antagonista della vitamina K in pazienti con fibrillazione atriale e disfunzione renale
La riduzione della dose di anticoagulanti orali non-antagonisti della vitamina K ( NOAC ) è indicata in pazienti con fibrillazione atriale e con insufficienza renale.
La mancata riduzione della dose nei pazienti con malattia renale grave può aumentare il rischio di sanguinamento, mentre la riduzione della dose senza una indicazione fissa può ridurre l'efficacia della prevenzione dell'ictus.
Sono stati studiati i modelli di dosaggio dei NOAC e gli esiti associati, cioè ictus ( ictus ischemico ed embolia sistemica ) e sanguinamento maggiore nei pazienti trattati nella pratica clinica di routine.
Utilizzando un grande database statunitense, sono stati identificati 14.865 pazienti con fibrillazione atriale che hanno iniziato ad assumere Apixaban ( Eliquis ), Dabigatran ( Pradaxa ) o Rivaroxaban ( Xarelto ) tra il 2010 e il 2015.
È stato esaminato l'uso di una dose standard in pazienti con una indicazione renale per la riduzione della dose ( potenziale sovradosaggio ) e l’uso di una dose ridotta quando l'indicazione renale non era presente ( potenziale sottodosaggio ).
Tra i 1.473 pazienti con una indicazione renale per la riduzione della dose, il 43.0% era potenzialmente sovradosato, dato associato a un più alto rischio di sanguinamento maggiore ( hazard ratio: HR=2.19 ), ma a nessuna differenza statisticamente significativa nell’ictus ( i tre NOAC raggruppati ).
Tra i 13.392 pazienti senza indicazione renale per la riduzione della dose, il 13.3% era potenzialmente sottodosato.
Questo sottodosaggio è risultato associato a un rischio più elevato di ictus ( HR=4.87 ), ma a nessuna differenza statisticamente significativa nel sanguinamento maggiore nei pazienti trattati con Apixaban.
Non ci sono state relazioni statisticamente significative nei pazienti trattati con Dabigatran o Rivaroxaban senza indicazione renale.
In conclusione, nella pratica clinica di routine, le dosi di anticoagulanti NOAC prescritte sono spesso incoerenti con la scheda tecnica dei farmaci.
Questi modelli di prescrizione possono essere associati a una peggiore sicurezza senza alcun beneficio di efficacia nei pazienti con malattia renale grave, e a peggiore efficacia senza alcun beneficio in termini di sicurezza nei pazienti trattati con Apixaban con funzionalità renale normale o lievemente compromessa. ( Xagena2017 )
Yao X et al, J Am Coll Cardiol 2017; 69: 2779-2790
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